Uomo in mare!!!
Atmosfera scura oggi in soggiorno. Una sola torcia accesa, un po’ di luce dalla cucina e nulla più!
– Ah! Ah! Ah! Il grande John non perdona! –
Queste sono le parole che spesso Giovanni pronuncia ai suoi nemici indossando come barca il quotidiano di papà.
Abbigliamento riconoscibilissimo.
Un pezzo di stoffa sull’occhio sinistro, ritagliato dal grembiule di mamma; il nastro di una bambola che circonda la voluminosa testa e camicia obbligatoriamente a quadretti.
È il suo stile e non c’è niente da fare.
Anche gli altri invitati per l’occasione non sono da meno: ognuno ha un modo del tutto personale di essere un pirata!
In quanto a fantasia, però, Mattia è imbattibile. Approfittando della chioma lunga, sfoggia un codino degno del miglior condottiero. E che c’è di meglio di un uncino dentro un bicchiere di plastica per fare la mano monca? Il giornale del giorno prima è anche per lui una bella barca … sì … ma più grande di quella di John!
La battaglia è in mare aperto, ma altri protagonisti agiscono dalla terraferma. Quale sarebbe la terraferma? Ma che domande … dietro il divano, no?!
Ed è proprio da lì che, con fionda in mano, Andrea scruta tutta la situazione pronta a lanciare le palle di carta.
Un bel quadretto, non c’è che dire, in cui tutti sembrano divertirsi da morire … o quasi!
Mi spiace tanto Marcolino, ma a te è toccato il ruolo più noioso di tutti: il faro.
Forse essere il più piccolo di statura non ti avrebbe fatto mai pensare a questo ruolo. Ma niente paura, pur di non farlo loro, i tuoi cari amici hanno pensato bene di sollevarti dal pavimento su una bella cassetta da frutta rovesciata.
Il piccoletto, però, non sembra avere nessuna voglia di annoiarsi. Ha capito benissimo che il gioco degli altri dipende solo da lui e dalla sua bella lampadina, posta in alto sulla testa.
E già! Ogni tanto si gira da una parte, ogni tanto lo fa dall’altra e così decide chi potrà godere di un po’ di luce per colpire l’avversario.
Antonio La Malfa