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Una lettera della madrina della manifestazione,
l’Onorevole Caterina Chinnici

Lo scorso anno scese da un aereo e arrivò direttamente nella sede della cerimonia di premiazione del concorso. Quest’anno non ce l’ha fatta, bloccata a Roma da un impegno dell’ultimo minuto. Eppure ha voluto partecipare con una lettera indirizzata a Rosanna Maranto, che è stata letta durante l’evento. Di seguito, la riportiamo integralmente, ringraziando la “madrina” di Che Cupola!, Caterina Chinnici.

«Desidero innanzitutto esprimere il mio sincero rammarico per non poter essere presente oggi con Voi alla cerimonia di premiazione dei vincitori della seconda edizione del concorso internazionale di illustrazione e disegno “Che Cupola!” e alla contestuale inaugurazione della mostra. Avevo accettato con grande piacere questo nuovo invito e sono davvero lieta di aver ricevuto nuovamente il ruolo di “madrina” dell’iniziativa, ruolo che oggi posso svolgere soltanto da lontano ma sempre con sincera partecipazione.

Fin dalla scorsa edizione, mi sono sentita molto vicina al progetto “Che Cupola!” poiché si tratta di un progetto che persegue finalità di promozione
della legalità e di riscatto culturale e civile, ed è indirizzato a valorizzare la bellezza della nostra città e più in generale della nostra terra, attraverso la sensibilità e il talento di giovani e giovanissimi.

Le cupole, tratto distintivo della città di Palermo, attraverso la loro straordinaria bellezza e il loro alto valore simbolico, raccontano delle diverse culture che hanno arricchito la storia della nostra terra e che sono diventate parte integrante della identità dei siciliani, e, proiettandosi verso il cielo azzurro, diventano emblema di luce, di libertà e riscatto.

Il progetto “Che Cupola!”, facendo intelligentemente perno sulla riconquista del significato lessicale della parola cupola, termine per troppo tempo legato
ad uno stereotipo negativo, si rivolge ai più giovani per sollecitare e trasmettere un messaggio positivo di libertà dagli stereotipi del passato e di concreta speranza nel futuro. Un futuro che tutti dobbiamo contribuire a costruire valorizzando intelligenza e talenti dei nostri ragazzi, e creando le condizioni perché possano realizzare i loro sogni e dare corpo alle loro ambizioni nella propria terra così come nel più ampio contesto europeo, sempre nel rispetto della legalità, valore fondante della nostra società, al quale mio padre, Rocco Chinnici, ha dedicato la propria vita.

Nel ribadire la mia più sincera adesione all’iniziativa, rivolgo i complimenti più sentiti ai vincitori del concorso ed un caloroso saluto a tutti i presenti».

On. Dott.ssa Caterina Chinnici      

LE IMMAGINI DELLA PREMIAZIONE

Clicca sulle miniature per visualizzare un ingrandimento e la galleria delle immagini…

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