Nello spettacolo “Natale 1130 a Palermo”, di Sara Favarò
Quando sul palco trovano posto
anche un’illustratrice e un “cartellone
da cantastorie
Un’esperimento denso di suggestioni, che non mancherà di essere ripetuto, quello portato in scena da Rosanna Maranto e da Illustramente nel contesto dello spettacolo di Sara Favarò, amica storica del Festival, cantante, attrice, poetessa ed esperta di tradizioni popolari. Venerdì 4 marzo, al teatro Orione di Palermo, ha debuttato lo spettacolo “Natale 1130 a Palermo“, scritto e diretto dall’artista siciliana, un contenitore in cui si narra anche una delle più importanti ed epiche pagine della storia dell’Isola: quella di Federico II “Stupor Mundi”. Attori, cantanti, cantastorie, figuranti e sbandieratori, hanno dato vita a uno spettacolo di scene, suoni e colori che, ha divertito il pubblico intervenuto.
Sul palco, oltre agli attori Sara Favarò, Gaetano Martorana ed Enzo Rinella, ai cantanti Marta Favarò e Alessio Scarlata, alle danzatrici dell’ASD Acadis e al corteo storico dei “Giovani del Castello” di Vicari, anche Tiziana Crivello, illustrattrice, che ha illustrato in estemporanea alcune scene dello spettacolo e un grande pannello con funzione di “cartellone”, quello – per intenderci – dei cantastorie che, per un lungo periodo della storia siciliana, giravano in lungo e in largo, narrando delle gesta di eroi e paladini.
Un’esperimento, dicevamo prima, che troverà seguito nel percorso di crescita dello spettacolo di Sara Favarò e che Rosanna Maranto, direttore artistico di Illustramente, ha voluto inserire nel contesto della V edizione della manifestazione.
Le foto dello spettacolo riportate in questo articolo sono di Giusina Perna e Tiziana Di Vita